Cauto. Una formula vincente contro lo spreco alimentare.

Nell’ambito della nostra ricerca di realtà virtuose che operano con successo sul territorio, torniamo oggi a parlare del contrasto allo spreco alimentare.

Dopo aver parlato del successo dell’app Too Good To Go, vogliamo affrontare l’argomento da un altro importante punto di vista.

Interessante a riguardo è l’esperienza della rete di cooperative d’inserimento lavorativo Cauto.

Si tratta di una rete di cooperative attive nel territorio di Brescia che si occupa di tematiche legate all’ambiente e alla sua tutela e salvaguardia. Dalla gestione del verde, alla gestione dei rifiuti urbani, al recupero di ausili medici, Cauto fornisce consulenze per la riduzione dell’impatto ambientale. La sua attività è molto importante anche nell’ambito dell’inclusione con consulenze di diversity management per la valorizzazione della diversità come portatrice di valore aggiunto.

Nata nel 1995, oggi la Rete CAUTO conta oltre 500 lavoratori, con circa 26 Ml di fatturato, e il 42 % di percorsi di inserimento lavorativo.

Una Dispensa Sociale contro lo spreco alimentare

Nell’ambito del contrasto allo spreco alimentare, Cauto ha messo in campo l’iniziativa Dispensa sociale.

Si tratta di una iniziativa diretta al recupero e alla distribuzione dei beni alimentari invenduti che presenta per gli aderenti numerosi vantaggi sociali, strategici e ambientali:

  • Le aziende alimentari aderenti evitano la produzione di rifiuti abbattendo i relativi costi di smaltimento.
  • I punti vendita riducono dell’85% la produzione di rifiuti indifferenziati, con un enorme impatto positivo sull’ambiente.
  • La ridistribuzione degli alimenti scartati mira a soddisfare il bisogno alimentare di persone indigenti.
  • Tutto il processo genera lavoro e percorsi di inclusione sociale grazie agli inserimenti lavorativi e al volontariato protetto.

Ogni anno la rete Cauto riesce a redistribuire oltre 3.000 tonnellate di cibo con un notevole impatto sociale ed ecologico.

Col tempo, l’azione di Dispensa Sociale si è allargata dal cibo ad altri ambiti. Oggi vengono raccolti anche beni di altra natura come mobili e attrezzature medico-sanitarie per essere ridistribuiti a realtà bisognose. Dispensa Sociale si configura a tutti gli effetti come un modello virtuoso di circolarità e di co-progettazione.