La sostenibilità dello sport.

Il tema della sostenibilità dello sport è balzato sotto i riflettori grazie alle olimpiadi di Tokyo, da poco concluse. E’ questo il momento di fare il punto della situazione. Ci interessa in questa sede analizzare l’impatto dello sport sull’ambiente e, in un’ottica bidirezionale, l’impatto dell’ambiente e dei cambiamenti climatici sullo sport.

Può lo sport dirsi sostenibile?

Lo sport, per sua natura, comprende attività fortemente connesse all’ambiente e dall’ambiente molto influenzate. Basti pensare agli sport all’aperto e a come subiscono il cambiamento climatico. Sia in termini di danni alle strutture che di problemi di salute legati all’aumento delle temperature, lo sport è fortemente condizionato dal clima. Negli ultimi anni il succedersi di eventi atmosferici estremi come inondazioni o forti ondate di calore ha avuto un forte impatto sul regolare svolgimento delle competizioni sportive.

L’impatto del clima sullo sport è inevitabile, ma che dire del contrario? In linea di massima lo sport in sé ha un impatto limitato sull’ambiente, dovuto ai materiali utilizzati per le attrezzature o agli spostamenti effettuati per praticarlo. Parliamo però di sport praticati a livello amatoriale in contesti di prossimità a quelli abitativi.

Le cose cambiano quando si parla di sport a livelli agonistici che comprendono gare e manifestazioni di grande portata. In generale, la sostenibilità di grandi eventi che prevedono la costruzione di strutture e lo spostamento di migliaia di persone, è davvero dubbia.  Sia che si parli di emissioni di carbonio che di produzione di rifiuti, i grandi eventi sportivi sono ancora ben lontani dalla piena sostenibilità. Sforzi per un cambiamento e un approccio più sostenibile allo sport tuttavia ci sono, ma sono ancora in una fase per così dire d’avvio.

Elemento distintivo di queste ultime olimpiadi è stato il forte accento posto dagli organizzatori sulla loro sostenibilità. Ma si può veramente parlare di sostenibilità per un evento della portata dei giochi olimpici? Le olimpiadi di Tokyo, malgrado i lodevoli sforzi fatti, sembra abbiano raggiunto risultati non eccellenti che si allineano con quelli delle passate edizioni. Come ben evidenzia un recente studio uscito su Nature realizzato dai geografi e ricercatori dell’Università di Losanna, che prende in esame tre parametri: ecologia, giustizia sociale ed efficienza economica, appare evidente come le olimpiadi  negli ultimi anni siano state  tutt’altro che sostenibili. Anzi, nel corso degli anni si osserva un decremento della sostenibilità dovuto ad una molteplicità di fattori tra cui spicca sicuramente la grandiosità degli eventi.

Sports for Climate Action. Per una maggiore sostenibilità dello sport

Negli ultimi anni è tuttavia aumentata la consapevolezza dei cambiamenti climatici negli addetti al settore. Questa consapevolezza ha portato ad un movimento volto a fare dello sport il portabandiera per un approccio più responsabile allo sfruttamento delle nostre risorse.

Azzerare le emissioni di carbonio, obiettivo principe della United Nation Climate Change, ha portato al lancio di una iniziativa di settore:  Sports for Climate Action.

Si tratta di una iniziativa dedicata al mondo dello sport per coinvolgerlo quale attore principale nella lotta ai cambiamenti climatici. In quest’ottica i grandi eventi diventano testimonials di un movimento più ampio e servono a formare l’opinione pubblica su temi tanto importanti e delicati.

I principi che improntano questa iniziativa sono:

  • Intraprendere sforzi sistematici per promuovere una maggiore responsabilità ambientale;
  • Ridurre l’impatto climatico globale;
  • Educare all’azione per il clima;
  • Promuovere un consumo sostenibile e responsabile;
  • Sostenere l’azione per il clima attraverso la comunicazione

Tutte le principali associazioni sportive internazionali, prima tra tutte la International Olympic Committee hanno aderito a questa iniziativa impegnandosi a rispettare questi principi incorporandoli nelle proprie strategie. In questo modo si possono porre le basi per una più ampia diffusione del messaggio e per un successo a lungo termine.

Grazie a questa iniziativa la cultura della sostenibilità fa un balzo in avanti sfruttando la popolarità dei grandi eventi sportivi come veicolo di diffusione. La pubblicità data dalle ultime olimpiadi alle questioni ambientali contribuisce a formare l’opinione pubblica per l’assunzione di comportamenti virtuosi. Ci si aspetta tuttavia per il futuro una gestione migliore dei grandi eventi che, da cassa di risonanza mediatica si trasformino in veri e propri esempi da seguire.